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SOCIALIZAR
EN REINOSA
TIPOLOGIA: Concorso di idee
ANNO: 2018
LUOGO: Reinosa, Cantabria (Spagna)
CREDITS: Prof. Arch. Fabio Fabbrizzi
Arch. Stefano Papini
DESCRIPTION: La filoso!a del progetto nasce dall’esigenza di rielaborare e reinterpretare in chiave contemporanea, il tessuto urbano originale di Piazza Abastos a Reinosa — una piccola città posta nel sud della Cantabria in Spagna — andato perduto a causa dell’incendio che ha distrutto la struttura del Mercato Centrale. Il progetto si pone come obiettivo quello di creare uno spazio pubblico dotato di strutture destinate a tutte le fasce di età, cercando di rispondere alle necessità urbanistiche attuali, ponendosi quindi come punto di riferimento centrale a sostegno della crescita e dello sviluppo di attività culturali, sociali e commerciali. L’idea di base, che caratterizza l’intero progetto, è quella di creare un sistema che seppure unitario ed omogeneo nella propria connotazione linguistica e formale, riesca, tuttavia, a relazionarsi con le aree limitrofe della città e con le funzioni che in esse vi si svolgono. In particolare, si ricercano connessioni con il teatro cittadino, con la Calle Mayor, con la Piazza del municipio, ma anche il modo di far emergere un’ eterogeneità di attività, spazi e servizi interni, che soddisfano, tutte le esigenze necessarie alla socializzazione, alla organizzazione di eventi ed allestimenti di carattere culturale, manifestazioni popolari e rievocative, festività e, non per ultimo, lo sviluppo commerciale. Il progetto nasce dalla reinterpretazione della memoria e del ruolo del mercato coperto, ovvero un grande contenitore chiuso che cela al suo interno una sommatoria di funzioni diverse, ma che proprio grazie alla loro aggregazione costituiscono un sistema unitario, armonico ed efficiente. Rievocando questa sensazione, si è ipotizzato una struttura che cerca di non porsi come sistema chiuso, ma al contrario, che si apra verso l’esterno rendendosi permeabile al contesto urbano circostante. Di fatto, questo “guscio” potrebbe essere una sorta di grande loggiato che oltre a creare trasparenza e permeabilità a livello planimetrico, esprime le molte funzioni che avvengono al suo interno. Anche se del vecchio mercato di Reinosa non rimane più niente, il progetto deve la sua matrice proprio ad esso, in quanto prende l’avvio dallo schema di base dei vecchi pilastri interni, schematizzati in due griglie modulari e proporzionali l’una all’altra, alle quali tutta la nuova architettura si conforma nella quasi totalità delle sue parti. All’interno del perimetro del vecchio mercato emergono, in un procedimento di addizione e sottrazione volumetrica, i corpi di fabbrica dei tre edifici che compongono il sistema interno e la piazza centrale, di cui una parte ribassata svolge il ruolo di fulcro dell’intero complesso. La totalità dei corpi di fabbrica di cui si compone l’insieme è raccolta sotto una grande copertura che col suo semplice sistema di vuoti e di pieni, avvolge e protegge tutto ciò che avviene al suo interno. Gli edifici ripetono in maniera non sistematica un medesimo tema: una parte rivolta verso linterno totalmente vetrata schermata da brise-soleil verticali in legno, si contrappone alla parte rivolta verso l'esterno molto più chiusa, caratterizzata da un basamento dotato di un muro-seduta in cemento armato a vista. Gli esterni dei vari volumi, quelli cioè rivolti verso la città, sono caratterizzati dall'evidenziazione sintattica delle loro diverse parti. Sul basamento di ognuno di loro, si appoggia una filante asola vetrata che "sospende" visivamente la parte superiore dei fronti, realizzata in intonaco bianco. Tutto il perimetro esterno, viene così contraddistinto da sedute continue, con lo scopo di rendere vivibili e adatte alla socializzazione anche le aree più marginali del progetto. La piazza principale interna su cui affacciano tutte le parti vetrate degli edifici è immaginata come leggermente ribassata rispetto alla quota della città, con la quale si relaziona attraverso un piano inclinato e attraverso tre gradonate che all'occorrenza, funzionano come sedute di un possibile teatro all'aperto. Il volume più grande posto a nord dell'area di progetto, è studiato per accogliere in un ambiente chiuso qualsiasi tipo di mostra o installazione temporanea, oltre a possibili attività ludiche ed eventi di ogni genere che interessano i costumi e le tradizioni locali. La sua conformazione si presta facilmente anche per ospitare convegni, incontri, assemblee cittadine, piccoli eventi musicali e mercatini coperti. Nella parte ovest dell'area di progetto si sviluppa un lungo volume interrotto solo centralmente in corrispondenza di un accesso alla piazza, il quale svolge una doppia funzione di servizio: nella parte più a nord sono collocati i bagni pubblici e i locali tecnici, mentre nella porzione più a sud è collocata una caffetteria. Il volume più a sud, infne, ospita gli spazi di co-working e condivisione, articolati come somma di unaula più grande e quattro spazi pi[ piccoli e riservati, tutti collegati da un fusso longitudinale distributivo interno. Il pacchetto di copertura presenta una struttura in acciaio verniciato bianco, con pilastrini a base circolare che sorreggono lintreccio di travi composte da due lamelle affancate. L'estradosso della copertura propone un rivestimento in pannelli di acciaio cor-ten i quali creano un disegno di pieni e vuoti che si estende su tutta la superfcie a creare un effetto vibratile di schermatura della luce solare. A ciò si contrappone l'intradosso della copertura, formato da una serie ininterrotta di lamelle lignee disposte trasversalmente al corpo di fabbrica, che svolgono un'ulteriore funzione di brise-soleil utile soprattutto nei mesi estivi. Le pavimentazioni offrono anch'esse differenti peculiarità: esternamente prevale il rivestimento in lastre di pietra locale grigia, interrotta dalla zona ribassata da una pavimentazione in doghe di legno. Gli aspetti bioclimatici non sono stati trascurati durante la progettazione di questo sistema, infatti sia la conformazione della struttura di copertura che quella degli edifici presentano accorgimenti e soluzioni utili a ridurre il consumo energetico e rendere qualitativamente elevato il comfort ambientale: la schermatura parziale della luce naturale rappresenta una valida soluzione estiva contro l'eccessivo irraggiamento solare creando allo stesso tempo pozzi di luce che rendono migliore l'impatto visivo generale; in inverno, al contrario, quando la luce solare arriva con una minore inclinazione, l'altezza del loggiato permette a questa di raggiungere anche i punti più interni degli edifci.
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